Nome mulino | Mulino di Recovato | |
Regione | Emilia-Romagna | |
Provincia | Modena | |
Comune: | Castelfranco Emilia | |
Indirizzo | Via per Recovato Recovato di Castelfranco Emilia | |
Tipologia | Elettrico | |
Attivita | Farina di cereali | |
Proprieta | Privato | |
Info proprietà | Famiglia Malaguti che annovera due generazioni di mugnai. Per contatti ed informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. | |
Stato | Restaurato ma non in produzione | |
Visitabile | Si | |
Ospitalita | No | |
Bibliografia | Archivio Abbaziale di Nonantola, I Mulini di Pioppa e Arcoato sul Canal Chiaro e Altri (sec. XVI - XVII) Archivio Privato Malvasia "Libro delle Mappe e dei Territori" del XVII secolo "Mulini ad Acqua tra Samoggia e Panaro" di Giovanni Maria Sperandini, Casa Editrice Centro Studi Storici Nonantolani | |
Note storiche | Antico mulino posto a Castelfranco Emilia (MO), sul Canal Chiaro, unico rimasto di altri sei, come da documento del 1802 redatto in occasione di lavori di manutenzione. Notizie sulla sua attività risalgono al XVI secolo riportate sul libro delle mappe del Canal Torbido con il nome di Mulino di Arcoato e sul libro delle mappe dei territori dei Malvasia. Già nella prima metà del '500 risulta appartenere con il mulino della Pioppa (più usato come pula da riso) alla Famiglia Boschetti di San Cesario sul Panaro. All'epoca i due edifici erano affittati come unico impianto produttivo. L'esistenza del mulino di Recovato è documentata anche dai libri di Introito e dai Tavoli dei dazi e delle Moline già dal 1418, con l'applicazione varie imposte. Storia recente Le macine erano in origine movimentate dall'acqua del Canal Chiaro mediante una turbina ancora visibile in sede. Il mulino era composto da quattro macine destinate alla molitura di grano e mais. Una di queste è tutt'ora presente presso i locali del mulino e collocata su supporti metallici per il trasporto (ciò è accaduto per parecchi anni in occasione della Fiera del Belson a Nonantola (MO), come da relative testimonianze video disponibili). Successivamente si è passati all'utilizzo dell'energia elettrica sostituendo le macine con un mulino a cilindri composto da tre macchine della ditta Fratelli Buhler tutt'ora presenti presso i locali. Il mulino non è attualmente in funzione per la molitura, ma è visitabile per scopi didattici e culturali. Ad ampliamento dell'offerta la proprietà sta valutando di rimettere in funzione la macina a pietra per scopi alimentari, didattici e per far conoscere l'intera filiera del grano (in particolare dei grani antichi) dalla produzione, alla molitura, alla panificazione. |