Nome mulino | Mulino Medievale dei Renzetti | |
Regione | Umbria | |
Provincia | Perugia | |
Comune: | San Giustino | |
Indirizzo | Loc. Renzetti | |
Tipologia | Acqua | |
Attivita | Farina di cereali | |
Proprieta | Privato | |
Info proprietà | Da secoli proprietà della famiglia Serafini, attualmente degli eredi Piergentili. | |
Stato | In funzione | |
Visitabile | Si | |
Ospitalita | Si | |
Bibliografia | - "I Mulini Idraulici nel Territorio di San Giustino" - Loretta Zazzi - 1999 - Comune di San Giustino (PG) - "300 Lire di Molenda" - Rolando Polidori-Enzo Mattesini - 2002 - Comune di San Giustino (PG) - "L'Umbria dei Mulini ad acqua" - Alberto Melelli-Fabio Fatichenti - 2013 - Ed. Quattroemme - Perugia - "Andare Per Mulini" - Alberto Melelli-Fabio Fatichenti - 2013 - Ed. Quattroemme - Perugia - "Mulini Idraulici in AltaValle del Tevere" - Giovanni Cangi - 2016 - Polo Tecnico "Franchetti-Salviani" - Città di Castello (PG) | |
Note storiche | Il Mulino Medievale dei Renzetti appare alla vista come una tradizionale casa colonica, invece contiene uno stupendo esempio di opificio idraulico, un’antica struttura medievale per la molitura dei cereali, accuratamente restaurata, che dopo secoli è ancora in produzione per poter offrire ancora oggi le sue farine integrali di qualità superiore. È l’unico mulino, nell’alta valle del Tevere, ed uno dei pochi almeno in Italia, ancora perfettamente funzionante e che non ha subito alcuna modifica rispetto alla macchina costruita circa sette-otto secoli fa, infatti vi è ragione di credere che la sua origine possa essere datata nei primi anni del ’200. È un bell’esemplare di mulino ad acqua a ruota orizzontale, detto "a ritecine". Numerosi documenti storici testimoniano che, nell’Alta Val Tiberina, a partire dal basso medioevo ed in particolare dalla fine del 1100, si ebbe una notevole diffusione di numerosi mulini ad acqua. Il mulino medievale dei Renzetti, situato nel borgo medioevale omonimo, è stato un punto di riferimento per molti abitanti della vallata del torrente Lama, di Lamoli e Borgo Pace nell’Appennino marchigiano, oltre che per forestieri, pellegrini di passaggio e per i pastori maremmani che da qui transitavano verso i pascoli montani di Carpegna, Monte Nerone ed oltre. Alla fine del 1800, all’originaria unità produttiva è stato aggiunto a valle un secondo mulino, detto “di ripresa”, dedicato in particolare alla macinatura di cereali per il bestiame e attualmente non funzionante ma che ha lavorato a pieno ritmo per circa sessant’anni. Appassionati, curiosi, turisti e studiosi sono invitati a visitare questo sito esemplare per mantenere viva la memoria della vita rurale e per sostenere una politica di recupero e tutela di queste strutture, veri e propri musei nel territorio. |