Nome mulino | La Magdeleine | |
Regione | Valle d'Aosta | |
Provincia | Aosta | |
Comune: | La Magdeleine | |
Indirizzo | ||
Tipologia | Acqua | |
Attivita | Farina di cereali | |
Proprieta | Pubblico | |
Info proprietà | Cooperativa Achillea 11020 LA MAGDELEINE (AO) Telefono:(+39) 0166.548240 - 345.5573945 - 0166.685118 E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. | |
Stato | Altro | |
Visitabile | Si | |
Ospitalita | No | |
Bibliografia | ||
Note storiche | I mulini di La Magdeleine conservano ancora oggi un grande fascino, che fa ricordare i tempi passati, quando il mulino era il fulcro della civiltà contadina. Nelle frazioni di Brengon, Clou e Messelod, allineati rispetto ad un piccolo corso d‘acqua che trae origine da alcune sorgenti sotto le pendici del Monte Tantané, si trovano ben otto mulini; di essi, sette sono stati ristrutturati e tre, come certamente fecero per tanti e tanti anni, sono ora in grado di macinare i cereali che venivano coltivati sulle assolate pendici dei dossi che circondavano il paese. Le origini di queste costruzioni si perdono nei secoli passati e sono certamente assai antiche, come lo furono i primi insediamenti umani nei luoghi dell‘attuale Comune di La Magdeleine. L‘importanza dei mulini nell‘economia rurale delle epoche passate è confermata anche dal fatto che frequentemente, con la proprietà di un campo o di una porzione di terreno, veniva altresì trasferito il diritto ad utilizzare per un determinato tempo un determinato mulino. La singolarità dei mulini consiste anche nel fatto che essi sono disposti “in catena“, allo scopo di sfruttare la poca acqua disponibile; questo fatto ha evidentemente condizionato anche la “tecnologia” utilizzata: si tratta di mulini a ruota idraulica orizzontale, in presa diretta, cioè senza l‘utilizzo di ingranaggi o meccanismi, rispetto alle macine. Inoltre, proprio al fine di utilizzare l‘acqua nel modo più razionale possibile, era indispensabile che l‘attività si svolgesse in modo quasi contemporaneo in ciascuno degli otto mulini: seguendo questa impostazione, il risultato era praticamente quello di moltiplicare per otto la capacità lavorativa dell‘acqua. Vennero allora messi a punto dei precisi “Regolamenti di utilizzo dei mulini“, in cui si stabilivano tanto le modalità e le tempistiche di funzionamento, quanto i diritti di uso di ciascun partecipante/proprietario. Secondo la consuetudine, anche i mulini di La Magdeleine avevano dei nomi, che derivano dalla loro localizzazione, dai proprietari, oppure della famiglia che li aveva costruiti. Partendo dal mulino che si trova in posizione più elevata, i nomi che sono stati ritrovati grazie ai ricordi degli anziani del paese, sono i seguenti: moulin Hatu, moulin d‘Arfonse, moulin di Tonne, moulin di Chioset, moulin de la Place, moulin di Mule e moulin di Messelou. |