grosso e robusto tronco cilindrico più o meno regolarizzato a trave, disposto di solito orizzontalmente e fissato al centro della ruota in acqua allo scopo di sostenerla e trasmetterne l’energia rotatoria alla ruota dentata, per lo più interna al mulino e più piccola, detta lubecchio o, in gergo, anche scudo. Tale fuso verso le due estremità è spesso rinforzato da “cerchi di ferro” allo scopo di difendere l’integrità della sua struttura messa in pericolo dai “perni di ferro” rotanti inseriti nel suo asse e poggiati su “bronzine” (o “semibronzine”) di legno durissimo, o più frequentemente di pietra o di metallo, a loro volta incassate e sostenute, esternamente dalla capitagna, internamente da una trave o struttura orizzontale di una specie di “ponte” o “cavalletto” che sta verso il lato interno del lubecchio, ruota sostenuta dal medesimo fuso. Talora questo arnese portante e rotante è di metallo.