Grano
propriamente sta per la pianta del frumento e soprattutto per il suo frutto o cariosside da cui si ottiene la farina con la macinazione. In quest’ultimo caso si indica con la locuzione “farina di grano duro”, quella ottenuta da cariossidi allungate di certi tipi di grano a frattura vitrea e con glutine tenace (impiegata soprattutto nelle paste alimentari) e con la locuzione “farina di grano tenero” quella ottenuta da cariossidi a frattura farinosa e con glutine piuttosto elastico e morbido (impiegata soprattutto nella panificazione). Il termine “grano” è poi estensivamente impiegato per indicare sia le piante sia i frutti di altre Graminacee (come, ad esempio, il mais o granoturco). Al plurale (grani) sta anche per biade, cereali, granaglie.