Mulino
termine con cui si intende sia l’edificio in cui si macina, sia la macchina con cui si opera la macinazione, riducendo sia le granaglie, sia diversi prodotti (castagne, semi oleosi, o altro ancora), o vari inerti (rocce, minerali, cemento), in piccole o piccolissime dimensioni. In genere si individua una parte esterna o “di fuori” (ruota ad acqua e i suoi sostegni) e una parte interna per lo più disposta su due piani: il mulino “di sotto” (piano macchine con ingranaggi) e il mulino “di sopra” con le macine, nonché con la raccolta e lo smistamento delle farine e della crusca.
Può essere: “di terra”; ovvero “natante” o “fluviale” o “a marea” se sta sull’acqua.
Le forme di forza motrice che azionano un mulino sono varie: energia umana (mulino “a mano”, o “a braccia”), animale (in genere macine spinte da asine/i o cavalli), l’acqua (mulino o mulino ad acqua), il vento (mulino a vento), il vapore, l’elettricità o altro ancora. Ma le varianti sono assai numerose. Secondo il meccanismo della macinazione si hanno poi mulini “a macine” o “a cilindri” (soprattutto per i cereali e le granaglie in genere), “a pestelli”, “a martelli” o “a palle”, soprattutto per i minerali.
Vedi pestino.