Nome mulino | Mulino di Caronia | |
Regione | Sicilia | |
Provincia | Messina | |
Comune: | Caronia | |
Indirizzo | gola di "Passo del Corvo" | |
Tipologia | Acqua | |
Attivita | Farina di cereali | |
Proprieta | Pubblico | |
Info proprietà | L'Associazione I Nebrodi (www.inebrodi.it) gestisce, per conto dell'Ente Parco dei Nebrodi, questo fabbricato del 1863, ristrutturato e pienamente visitabile. Il Mulino è facilmente raggiungibile a partire dalla S.S. 113, attraverso un'antica strada comunale che costeggia per buona parte gli argini del corso d'acqua; in corrispondenza di un ponte si procede poi a sinistra, risalendo a mezza costa il versante per alcune decine di metri. | |
Stato | Turismo | |
Visitabile | Si | |
Ospitalita | Si | |
Bibliografia | http://www.inebrodi.it/generic_page.php?codice_lingua=1&idpage=3 | |
Note storiche | Il Mulino Comune di Caronia, realizzato nel 1863, conserva tutti gli elementi che ne hanno permesso il funzionamento all'inizio del secolo scorso per la produzione di farina. L'impianto architettonico presenta una struttura tipica dei mulini cosiddetti “a rampa”, i cui elementi costitutivi sono rappresentati da: - canale di raccolta - canale di adduzione - rampa - locale “garraffo” - locali di lavoro Il canale di raccolta, realizzato in pietra e a sezione rettangolare, consentiva di convogliare l'acqua dal torrente ad una grande vasca posta a monte della struttura; allo stato attuale del canale si conservano soltanto pochi metri, ma in origine doveva essere ben più lungo. Il canale di adduzione,ortogonale rispetto a quello di raccolta, incanalava l'acqua dalla vasca alla rampa, costituita da un altro canale molto inclinato, a sezione tronco-conica, che aveva lo scopo di determinare il “salto di quota” dell'acqua (per un dislivello pari a circa 12 metri), che affluiva, così, a grande velocità sulle pale della ruota, ospitata nel locale arraffo. Il principio di funzionamento può essere paragonato a quello di una condotta forzata di una centrale idroelettrica, in cui l'energia dell'acqua aziona la turbina. La ruota, ad asse verticale, permetteva di azionare la macina, situata nel locale sovrastante, adibito ad ambiente di lavoro. Il sistema in realtà era formato da due macine: una, inferiore, fissa, l'altra, superiore, girevole e munita di scanalature per facilitare lo scarico del prodotto macinato. Le macine erano di forma cilindrica, con un diametro di 2 metri, realizzate in pietra arenaria. Il grano da macinare veniva convogliato sulla macina girevole attraverso una tramoggia; la rotazione della macina schiacciava e macinava i chicchi di grano trasformandoli in farina, che veniva raccolta su una madia di legno collocata di fronte alla macina. L' ex Mulino Comune è uno dei tre mulini originariamente situati lungo il Torrente Caronia; degli altri non restano però che alcuni ruderi, ma la loro presenza testimonia la presenza di una fiorente tradizione agricola in questo comprensorio dei Nebrodi all'inizio del secolo scorso. Sembra che, almeno per il mulino comunale, l'attività si sia interrotta a seguito di un’alluvione del torrente che distrusse gran parte del canale di raccolta dell'acqua. |